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La Finanziaria 2009
 
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Finanziaria: l'emendamento che ogni onorevole vorrebbe

di Nicoletta Cottone

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Pedemontana da completare
Chiara Braga (Pd)
Per Chiara Braga vanno previste le risorse necessarie a finanziare il secondo lotto delle tangenziali di Como e Varese, a completamento del progetto Pedemontana nel capitolo investimenti infrastrutture. Una promessa, scrive l'onorevole Braga, che a più riprese i ministri del Governo Berlusconi hanno fatto sui territori e che stanno allegramente dimenticando.

Piano triennale di investimenti in ricerca e sviluppo
Massimo Enrico Corsaro (Pdl)
Corsaro sogna un piano triennale di investimento sulla ricerca tecnologica e lo sviluppo scientifico. La copertura finanziaria sarebbe garantita dal reimpiego dei fondi risparmiati con il blocco delle riassunzioni nel pubblico impiego, scuola compresa, e della contrazione del numero degli atenei. Con un solo emendamento due risultati, scrive Corsaro: si porrebbe finalmente un freno al malsano habitus che vuole nell'impiego pubblico una garanzia di indiscriminato assistenzialismo nei confronti del lavoratore, meritevole o fannullone che sia, e si garantirebbe il pieno sostegno da parte dello Stato alle sole Università che siano in grado di dimostrare una reale capacità competitiva nel percorso formativo, anche sulla base di indici oggettivi quali il valore didattico riconosciuto e la crescita nelle percentuali di affluenza.

Più garanzie per i collaboratori
Giuliano Cazzola (Pdl)
L'onorevole Cazzola chiede che l'applicazione dell'articolo 2116 del Codice civile, che garantisce le prestazioni previdenziali anche se il datore di lavoro non abbia versato i contributi, venga esteso ai lavoratori iscritti alla Gestione separata Inps.

Potenziamento Fondo per la ricerca libera
Manuela Ghizzoni (Pd)
L'onorevole Ghizzoni chiede il potenziamento di circa 70 milioni di euro del Fondo per la ricerca libera, che è stato pesantemente decurtato da questa Finanziaria. Il Fondo, spiega Ghizzoni, è la linfa che serve agli enti di ricerca per funzionare.

Progetti di ricerca di base
Sandra Zampa (Pd)
Per il triennio 2009-2011 le risorse che, ai sensi della Finanziaria 2007, sono confluite nel Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (First), sono destinate esclusivamente a finanziare progetti di ricerca di base liberamente proposti in tutte le discipline dalle università. La valutazione dei progetti è attuata secondo le procedure, diffuse e condivise nelle comunità scientifica internazionale, che caratterizzano la cosiddetta peer review. Ogni progetto è valutato da un numero minimo di tre revisori di cui non più di uno può essere di nazionalità italiana. Le procedure di selezione avvengono sotto il controllo di un Comitato guida, che rimane in carica per il triennio 2009-2011.

Quoziente familiare
Gianluca Galletti (Udc)
Secco e coinciso Gianluca Galletti nel proporre l'emendamento dei sogni: auspica l'introduzione del quoziente familiare.

Quoziente familiare subito
Barbara Saltamartini (Pdl)
Saltamartini vorrebbe introdurre subito il quoziente familiare, poiché il diritto a formare una famiglia è un bene primario, tutelato dalla nostra Costituzione e funzionale alla stessa esistenza e stabilità del Paese. Occorre, dunque, sostenere economicamente le famiglie italiane, messe a dura prova dalla recessione in atto. Inoltre, il quoziente familiare rappresenta senz'altro un'efficace misura nel quadro delle politiche di sostegno della natalità di cui l'Italia ha urgentemente bisogno.

Restituzione del fiscal drag
Antonio Palagiano (Idv)
Proporrei, vista la crisi economica che sta attraversando il Paese, la restituzione del fiscal drag ai lavoratori dipendenti, ai pensionati, alle famiglie monoreddito. In questo modo si tutelerebbero le fasce economicamente più deboli della società. Si opererebbe un intervento concreto per combattere l'attuale situazione di crisi e disagio sociale del nostro Paese - secondo i dati Istat in Italia, risultano povere oltre 7 milioni e mezzo di persone e altrettante, secondo un rapporto della Caritas, sarebbero poco al di sopra della soglia di povertà - che interessa in maniera preponderante quelle classi sociali sulle quali l'inflazione pesa in misura maggiore e che, invece, attraverso la restituzione del fiscal drag recupererebbero quel potere d'acquisto che hanno via via perduto. Si tratterebbe, in sostanza, della possibilità di esercitare un diritto da parte del cittadino (ottenere la restituzione di quel plus di denaro versato attraverso le imposte e derivante esclusivamente dall'aumento della pressione fiscale) e non certo di un'elargizione da parte dello Stato.

  CONTINUA ...»

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